Calendario e Schede degli Spettacoli
Nella Piana di Maratona - Sab 12 Ottobre - Dom 13 Ottobre
di e con Andreas Papanicolàou - Symban Produzioni
Genere : storico
La battaglia di Maratona o “ prima guerra persiana “ è oggettivamente la più sconvolgente guerra di difesa da un nemico nella storia dell’umanità. Nel 490 a. C quella che era la più potente ed estesa potenza militare al mondo, l’impero persiano, invade la Grecia per conquistare l’Europa ed avanzare verso ovest. I persiani armati di frecce e cavalleria pesante, sbarcano con 600 navi e 90 mila guerrieri sulla piana di Maratona, e si trovano di fronte a un chilometro e mezzo di distanza, 8612 soldati ateniesi comandati dal generale Milzìade, armati solo di scudi e lance e senza cavalli. Grazie alla geniale pensata di Milzìade che determinò la vittoria, non potendo contare sull’aiuto dei soldati spartani, gli ateniesi caricano per primi di corsa uccidendo 6.400 persiani e mettendo in fuga gli altri 83 mila, con soli 192 caduti tra le loro fila. La Grecia che fu l’inizio della cultura occidentale, è salva insieme all’Europa per giungere a noi come la conosciamo.
In quel tempo nell’esercito greco, esisteva la figura dei corridori messaggeri a cui era affidato il compito di raccontare a voce, ogni particolare degli sviluppi di una guerra quando giungevano a destinazione.
L’anima di Fidìppide è il protagonista di questa storia. Un soldato che come i suoi pari grado, possedeva una resistenza fisica oltre l’umana concezione, correndo per 214 km in 27 ore. Il racconto di quell’impresa fuori dall’immaginario, è affidata a lui, che interpreto con 16 kg di armatura indosso identica alla sua, parlando mentre corro sopra un tapis - roulant.
2500 anni dopo la sua esistenza, non solo perché sono greco come lui, lo voglio ricordare così.
Almost Crazy - Sab 19 Ottobre
di Abel Walker
regia di Giancarlo Fantò
Genere : commedia
"Almost Crazy", pièce che l'autore Walker "dipinge" a tinte forti, costantemente in bilico tra ironia, provocazione e sesso, con il poliedrico Gian Carlo Fantò in cabina di regia.
Sul palcoscenico Gian Carlo Fantò, Patrizia Pozzi, Giulio Liberati, Patrizia Battaglia, Marzia Trasanna (Produttore Teatro tideau)
in novanta minuti di intensa comunicazione teatrale suddivisa in due atti.
La trama molto intrigante (si sconsiglia la visione ai minori) racconta la storia di un amore non convenzionale, di quelli per cui saresti disposto a qualunque cosa, perché ci s'innamora di uomini come Jack. Entrano come un uragano nella tua vita piatta, fatta di routine, di gente snob, di ore insignificanti.
E improvvisamente tutto cambia. Poco importa se Jack ti chiede di fare cose che mai avresti pensato. La verità è che ti piace farle e lui lo sa. Pensi che stai per impazzire e che finirai all’inferno, ma sai anche che, quando succederà, Jack sarà lì ad aspettarti con un bicchiere in mano.
Lì in mezzo alle fiamme, con quella faccia da schiaffi e l’aria di uno che sta per chiederti l’impossibile.
Almost Crazy è il trionfo di Eros e Thanatos
La Settima Moglie - Sab 26 Ottobre
di Giorgio Perona
Compagnia Giorgio Perona
regia di Antonello Perona
con Giorgio Perona, Eugenio Gradabosco, Sabrina Scolari, Giampiero Goro
Genere : commedia thriller
Preda di un blocco creativo lo scrittore Charlie Nicholson non è in grado di far fronte ai propri debiti di gioco, finché l’anziano e celeberrimo attore Merlin Foster non gli offre un lavoro. Merlin ha però precise esigenze: la commedia che Charlie si accinge a scrivergli dovrà contenere metodo e alibi perfetti per uccidere la settima moglie dell’attore, la bellissima e giovanissima Eden. Ma non basterà scrivere il delitto perfetto: la trama, a detta di Merlin, dovrà funzionare anche nella realtà, e si accinge a metterla in atto…
Nell’alternarsi di dramma e commedia il testo tiene fede alle premesse garantendo al pubblico finale a sorpresa e offrendo ai tre (o forse quattro?) protagonisti l’occasione per delineare personaggi che lasciano il segno.
Alè Alèko Sab 2 Novembre - Dom 3 Novembre
di e con Andreas Papanicolàou
e con Silvia Amoretti
Genere: Storico, letteratura specializzata
DUE ANIME si ripresentano. Prima quella di lui, poi quella di lei.
E decidono di rivivere insieme la terrena esistenza.
Durante la dittatura militare in Grecia, negli anni ’70 del 1900, uno tra i combattenti per la libertà più inossidabili mai esistiti e una famosa giornalista italiana, si conoscono e resteranno amanti sino all’assassinio di lui.
Alèkos Panagoùlis nella sua cattura, le sue inenarrabili torture per cinque anni, il suo tormentato amore con lei, la sua lotta solitaria contro il potere occulto, e il ritorno dei due all’anima.
Con un lascito di bellezza e tenerezza per ogni creatura vivente.
La Signorina Julie - Sab 9 Novembre
di August Strindberg
Regia di Roberto Briatta
Artisti Associati Paolo Trenta
Genere: Commedia Drammatica
Julie, figlia di un conte, passa la serata di San Giovanni alla festa della servitù, mentre il padre è assente. Cerca di sedurre il giovane cameriere Jean, il quale si dichiara innamorato di lei. Visti dai servitori, decidono di scappare per l'imminente caduta della reputazione della ragazza, ma scoperti dalla cuoca Kristine non riescono nell'intento. Tornato il conte, il giovane Jean si sente colpevole e dichiarando che il rispetto e la soggezione che prova nei confronti di lui gli impediscono di contrariarlo, suggerisce alla ragazza il suicidio porgendole un rasoio affilato col quale raggiungere lo scopo.
Pur trovando difficoltà per essere rappresentato, in un mondo puritano come quello della Svezia di fine Ottocento, alla sua uscita "La signorina Julie" rese Strindberg famoso davanti al pubblico mondiale.
La versione che vedrete accentua il messaggio sovversivo potentissimo e trasforma Julie in una sorta di "rockstar" e la notte di San Giovanni in un crescendo di situazioni grottesche, ironiche e poetiche.
Dialogo di una prostituta con un suo cliente - Sab 16 Novembre
di Dacia Maraini
Regia di Roberto Briatta
Artisti Associati Paolo Trenta
Visione consigliata ad un pubblico adulto
DIALOGO DI UNA PROSTITUTA CON UN SUO CLIENTE di DACIA MARAINI.
Con: Federica Crisà (Manila) Gabriele Girondi (Cliente)
Gli anni Settanta, il femminismo, la politica, le lotte di classe e i grandi valori fanno da sfondo alla storia della prostituta Manila e del suo cliente. Il tutto avviene all’interno di una stanza con una divano, una radio. Un rapporto di potere che a poco a poco si sgretola e si rovescia nel suo opposto. La prostituta, massima espressione del diritto della donna di vendere se stessa e il proprio corpo e un giovane cliente apparentemente ingenuo e innocuo, si conoscono, si provocano, si sfidano e si osservano. E’ la scoperta del limite di una donna che rivendica il possesso del proprio corpo non facendo i conti con l’eventualità dell’amore. E di un ragazzo, che consapevole dell’età in cui vive assapora invece il gusto della violenza di un potere radicato all’interno della nostra società ormai da tempi immemorabili, quello dell'uomo sulla donna.
Toccata e Figa
di e con Alice Corni
Genere : Commedia
Monologo comico,vorrebbe essere come le stand up comedy americane, ma è Italiano ed è femmina. Quindi, alla fine, è un monologo ironico, cinico e a tratti offensivo. Ma non vi preoccupate, in fondo sono solo opinioni e le opinioni hanno la stessa consistenza delle scorregge. Alcune fanno rumore alcune puzzano, alcune sono sibilate, alcune te le tieni dentro per tantissimo tempo e poi,quando le butti fuori è un sollievo. Scriviamo le nostre opinioni sui social e andiamo a ricontrollarle per vedere l’effetto che fa . Sganciamo una scorreggia nel letto e scuotiamo le lenzuola per vedere l’effetto che fa . Alla fine è sempre l’effetto, che fa. Le opinioni sono come le scorregge. E come le scorregge, piacciono soltanto a chi le sgancia. La scorreggiona è Alice Corni che per campare fa teatro.Non l’ha mai data per lavoro ed è orgogliosa di aver fatto del fallimento la sua filosofia di vita. “Son tutti bravi a vincere, ma il!genio sta nel fallire con classe”
Marie - Vite di Donne oltre la Fine - Sab 30 Novembre
Regia di Alessandro Marrapodi
con Alessandro Marrapodi e Chiara Porcu
Associazione Culturale Ariel
Genere : Drammatico
-Sei un'attrice-
-Tu fingi bene-
-Sai piangere per finta-
-Sai ridere per finta-
-Non mi posso fidare di te-
-Come faccio a capire se davvero mi ami o fai solo finta?-
La storia di una donna, di una mamma, di un’attrice
La vita che scorre veloce, come tra le pagine di un libro
La morte e l’amore, troppo spesso legate fra loro
La nascita
I sogni, le aspettative.
La violenza.
Come poter raccontare la storia di una donna a tutto tondo? La famiglia d’origine, i suoi amori, i suoi figli e la sua morte? Si perché anche se Marie non c’è più non è solo la sua morte che volevo raccontare, ma soprattutto la vita. I sogni e le aspirazioni, le gioie, perché tutte le donne cadute vittime di violenza, prima di esserlo, erano madri, figlie, sorelle, lavoratrici, amiche, insomma, prima della loro morte erano vive.
Per farlo mi sono ispirata a Marie Trintignant, attrice francese uccisa nel 2003 dal suo compagno.
Sono partita dalla sua morte per creare una storia che possa unire le tante storie di donne che ho conosciuto in questi anni, occupandomi a mio modo della violenza.
So bene che questo spettacolo forse non potrà salvarne nessuna, ma spero di sensibilizzare le donne e gli uomini che girano in torno ad esse, per non diventare parte della spirale della violenza e nemmeno spettatori di essa, ma possibili vie di fuga.
Perché lui?
Perché uno spettacolo che parla di violenza sulle donne dovrebbe avere un uomo in scena? Ci siamo tanto interrogati su questo tema, ma ogni volta che iniziavamo la messa in scena sentivamo la mancanza dell’energia maschile, che con insistenza chiedeva di entrare nello spettacolo e così ho deciso di fare.
Perché una relazione violenta si nutre di due persone, lei e lui.
Così il testo in continua evoluzione e trasformazione è passato attraverso tantissime fasi fino a prendere questa forma, una forma condivisa, una forma maschile e femminile perché solo così spero di dare voce reale a quello che purtroppo sempre in più famiglie accade e per dare modo di cogliere i segnali, le lacrime celate dietro i sorrisi, i lividi sotto il trucco, a capire e non mascherare ne giustificare.
E così oltre al lui, il lui di questa storia d’amore, ecco Ugolina, Stefania e Carmela, ecco le loro storie, le loro vite prima della fine. E poi ancora Stefania, Khadija, Maria Antonietta e Lucia. In Marie si parla di donne di vita e di morte, uno spettacolo onesto, forse triste, ma importante e che chiede di essere ascoltato ancora e ancora.
Tre sull'Altalena Sab 7 Dicembre
di Luigi Lunari
Regia di Roberto Briatta
Zenzero e Peperoncino
Genere: Commedia
Tre donne si trovano in una stanza. La prima è una signora proprietaria d’industria, sta aspettando un senatore per un incontro galante; la seconda è una militare che crede di trovarsi in un ufficio di import-export; la terza è una professoressa che arriva per recuperare le bozze di stampa di un suo libro, pensando di essere nell’ufficio della casa editrice. Le tre donne, giunte da altrettante porte differenti, non si conoscono. Il mistero si infittisce quando sembra che le tre non possano uscire se non dalla porta dalla quale sono entrate. Obbligate a passare una notte in quella stanza - causa esercitazione anti-inquinamento - le tre cominceranno a interrogarsi su quanto sta accadendo e a cercare di darsi delle risposte. Emozione, ragione, azione, ciascuna vede e interpreta la realtà secondo la sua visione del mondo ma anche secondo ciò che desidera vedere. Ciascuna, a modo suo, si interroga sulla vita, sulla morte. Ma cos’è esattamente quel luogo? Una pensione discreta, un ufficio, una casa editrice? O un'anticamera per l’aldilà? “Forse siamo morte e in attesa di essere giudicate” Le tre reagiscono alla situazione secondo le rispettive caratteristiche psicologiche: la signora è spaventata, la sergente resta indifferente, mentre la professoressa usa la sua logica filosofica per spiegare l’accaduto. Tra battutine, frecciate, lezioni di filosofia, barzellette, riflessioni esistenziali, le tre protagoniste si barcamenano sulla loro altalena, fino a quando l'arrivo di una misteriosa donna delle pulizie...
Riguardo allo spettacolo che proponiamo, Dario Fo ha detto: "Questo testo è una macchina di fantastica fattura. lo l'ho letta d'un fiato, ridendo a bocca spalancata E' una delle poche invenzioni teatrali per le quali valga la pena uscire la sera a Milano, sobbarcarsi il rito della vestizione, prenotare il biglietto, prendere il taxi, starsene seduti in una sala stipata di gente…”
La Notte della Lirica - Dom 8 Dicembre
Soprano Petronela Tudosa
pianista Michela Varda
Recital per soddisfare gli amanti del repertorio lirico
Petronela Tudosa nata in Romania il 12 Luglio 1971, nel 2008 ha inziato gli studi per il canto come soprano presso l'Istituto Civico Corelli di Pinerolo sotto la guida del soprano Tatjana Korra Elmazi.
Da due anni si stà perfezionando con il soprano Monica Tarone.
Ha partecipato in un duetto con il baritono Valter Carignano nella serata Italo Tajo compleanno in musica
Ha cantato nel teatro sociale di Pinerolo con l'orchestra Bartolomeo Bruni di Cuneo diretta da Claudio Morbo
Ha cantato come soprano solista con diversi cori e ha tenuto diversi concerti di beneficenza accompagnata dal pianista Mauro Marconetto.
Si è esibita con diversi brani tratti dalle opere di W. A. Mozart , V. Bellini, G. Puccini, A. Catalani, L. Arditi, J.S.Bach.
MICHELA VARDA Michela Varda si è diplomata in pianoforte con il massimo dei voti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino Vincitrice di concorsi nazionali e internazionali ha partecipato a registrazioni televisive per CANALE 5, RAI 1 Nel 2001 ha partecipato al progetto “Arte della Fuga” che l’ha portata ad esibirsi in numerose città europee quali Spoleto, Lione, L’Aja e Londra
Oltre la Maschera - Sab 14 Dicembre
Regia di Eugenio Gradabosco
Ass. Culturale Gli Instabili
Genere: Commedia
In seguito a una violenta lite che ha coinvolto i rispettivi figli, due coppie di genitori si incontrano per discutere dell’accaduto e cercare di risolvere civilmente la questione nell’atmosfera computa e cordiale di un accogliente salotto borghese. I rapporti tra le due famiglie appaiono inizialmente corretti e cordiali, seppur venati di educata ipocrisia, ma a poco a poco si scatena una vera e propria resa dei conti in cui le maschere dell’apparenza e delle buone maniere vengono sospese e i simulacri di educazione e civiltà vanno in pezzi dando vita ad un’esilarante carneficina dialettica.
Gli InStabili portano in scena una commedia tagliente sul tema della non comunicabilità e che incentra l’attenzione sulle problematiche che scaturiscono dalle relazioni interpersonali. L’opera è una dissacrante denuncia dell’involuzione della società civile e svela inesorabilmente la fragilità delle norme e delle maschere della convivenza sociale incapaci di occultare e contenere gli istinti primordiali e la brutalità atavica che dimorano nell’essere umano. La caduta delle maschere rivelerà implacabilmente psicologie, debolezze, pregiudizi, frustrazioni e soprattutto le nature istintive nascoste dei protagonisti.
Storia di una Formica - Sab 21 Dicembre
di Simona Giovannini
Regia di Alessio Bortoli
con Roberta Belforte
Monologo tratto dal libro di Silvia Bologna
“Storia di una formica”
Si tratta di uno spettacolo delicato e forte insieme, tratto dal testo “Storia di una formica” scritto da Silvia Bologna,
In esso si ripercorre il cammino umano e spirituale fatto durante la malattia del padre, affetto da leucemia. Tale narrazione vuole portare lo spettatore dentro una storia non solo personale, ma umana e quotidiana, universale: la storia della vita stessa.
Una storia, tanti messaggi, una valigia di ricordi salgono ora sulle assi del palcoscenico per portare con sé lo spettatore in un viaggio. Una favola moderna che parte dalla storia di un papà e di una figlia che passano attraverso una malattia – all’inizio del tutto sconosciuta. Come delle piccole formiche percorrono insieme un cammino incerto imparando nuovi modi di comunicare e stare insieme.
Il risultato è una favola moderna, visionaria che nasce in questa veste nuova per sensibilizzare e portare il pubblico attraverso il canale artistico ad avere più consapevolezza e non paura su tematiche che spesso riteniamo non ci riguardino.
In questo lo scopo del canale teatrale: aiutare lo spettatore a porsi delle domande, domande scomode, magari faticose, ma riscoprendo partendo da queste risposte positive e pacificanti.
“ Nessuna storia si vive soli. C’erano persone di sempre e facce nuove che sono diventate care durante
il viaggio. [...] Ma in questa storia ci sono io. Ci sono passata in mezzo. E ve la racconto perché è una
storia bella. Che si può raccontare. CHE SI DEVE RACCONTARE. Perché è la storia della vita. E quindi
è anche un po’ vostra.”
Nello spettacolo l’attrice Roberta Belforte, diretta dal regista Alessio Bertoli.
L’astigiano Alessio Bertoli, attore, regista, formatore teatrale, direttore artistico e organizzativo nonchè autore; in uscita
nazionale ed europea il suo primo romanzo per una delle principali Media Company Europee e unico attore italiano per
una serie TV evento internazionale in uscita a Gennaio 2020.
Al suo fianco l’attrice piemontese Roberta Belforte, recentemente protagonista dello spettacolo teatrale “Manhattan
Medea” di Beno Mazzone, interprete di Andromaca nelle “Troiane” di Euripide diretta da Adriana Innocenti, a teatro
anche con “Assassinio sul Nilo” con la regia di Piero Nuti e “I Giganti della montagna” per il Teatro Libero di Palermo; al
cinema come coprotagonista nel film indipendente “Sorellastre” di Donato Luigi Bruni e nel programma tv “Terzo
Indizio” regia di Fabrizio Portalupi.
Divorziamoci Insieme - Sab 28 Dicembre
di Salvo Leontini
Compagnia Guido Leontini
Genere : commedia brillante
Due atti di Salvo Leontini
Commedia brillante
Coppia Roberta e Massimo sposati da un anno,vivono la giornata del compleanno di Massimo in un turbinio di incomprensioni.
Roberta prepara una bella sorpresa ma Massimo non capisce e pensa che non gli venga riconosciuta la sua giornata e rivangando esperienze passate e facendo rivivere situazioni di exfidanzate e amici che fanno parte ancora del loro presente.
Divertente e toccante riesce a far rivivere alle persone presenti quelle esperienze che la ruota della vita prima o poi tocca tutti.
D'Amor di Libertà e di altre Idiozie - Sab 4 Gennaio 2020
Testi e Musica di G.Gaber
Denis Belotti
Musica dal vivo
"L’uomo, la donna,
i bambini, gli adulti,
gli italiani, gli americani,
le risate, l’amarezza,
la realtà, il sogno…
E’ un rincorrersi di doppi, di significati complementari, di risate amare e di riflessioni divertenti… “D’amor, di libertà e di altre idiozie” ripropone il Teatro Canzone di Giorgio Gaber e Sandro Luporini 50 anni dopo la sua nascita, rivelando come l’attualità dei temi trattati sia incredibilmente resistente al tempo che passa… Stare insieme per ridere e riflettere ascoltando buona musica e tante storie, “peraltro senza importanza”: storie d’amore, storie di libertà e tante altre idiozie…"
F.A.T.A
La magia degli Elementi - Sab 11 Gennaio 2020
Regia di Franca Dorato
Di e Con Stefano Cavanna
CaDanTea
Per tutta la famiglia
Un ragazzo dei giorni nostri, con il sogno segreto di evadere dal suo mondo, che sente stargli
stretto, viene contattato da una voce misteriosa. Si tratta di una Fata, che si trova prigioniera in un labirinto di siepi e spine. Per raggiungere il Regno in cui si trova la Fata, bisogna usare la fantasia, ma non è facile per un ragazzo figlio della modernità. Una volta giunto al Regno delle Fate, il ragazzo si troverà, suo malgrado,coinvolto in una ricerca impossibile, per ottenere la chiave che apre le porte del labirinto: dovrà portare a una strega dell’aria, dell’acqua, del fuoco e della terra. Durante la sua ricerca farà la conoscenza di personaggi stravaganti, custodi degli elementi, i quali insegneranno molte cose, ma saranno anche pronti ad apprendere ciò che il ragazzo può mostrare loro. Al termine dell’avventura, traboccante di musica e magia, grazie all’aiuto degli “spiriti”, cioè il pubblico, il ragazzo scoprirà che la Fata in pericolo non è altri che la Madre Terra e che i personaggi che aveva incontrato lungo il cammino non erano altro che suoi riflessi, messi lì apposta per fargli scoprire alcuni elementi del suo carattere che teneva nascosti, ma che
sono necessari per poter vivere in armonia con la natura.
Lo Zoo di Vetro - Sab 18 Gennaio 2020
di Tennessee Williams
Regia di Sandro Calabrò
iDea Teatro
Genere : Dramma
Tom Wingfield inizia a ricordare la sua vita di quando era un giovanotto insoddisfatto del proprio lavoro in un magazzino di scarpe, insofferente alle prediche ossessive della madre Amanda. Questa infatti, una volta benestante ed ammirata, abbandonata dal marito con i figli piccoli, era preoccupata in modo quasi patologico per l'avvenire della figlia maggiore Laura, complessata da sempre per il fatto di essere claudicante. Amanda, nevrotica, delusa e scoraggiata dagli aventi della sua vita e dalle prospettive per i figli, assilla i ragazzi con sollecitazioni ed osservazioni esasperanti, trasformando il suo morboso amore per loro in una vera e propria persecuzione psicologica. Tom, che si diletta a scrivere poesie e a sognare grandi avventure, si ribella a questo suo atteggiamento ed ha con lei frequenti litigi che finiscono però sempre con il ragazzo che chiede perdono alla madre. Laura invece si chiude sempre più in se stessa, nella sua vita monotona e senza sbocchi. Ha rinunciato a prendersi un diploma, a frequentare un corso di dattilografia: le uniche sue occupazioni sono una minuscola collezione di animaletti di vetro e l'ascolto di vecchi dischi. La madre, disperata, desidererebbe per quella figlia un uomo che la amasse e le assicurasse l'avvenire. Quindi chiede risolutamente a Tom, che cerca di placare la propria insoddisfazione rifugiandosi per ore al cinema, di trovare un ragazzo per la sorella. L'anziana donna dal canto suo, oltre a pungolare la figlia a reagire cerca di riallacciare rapporti di amicizia con alcune persone tramite patetiche telefonate, che però si risolvono tutte con un nulla fatto. E così Tom una sera invita a cena a casa Jim, un suo amico del magazzino che fu suo compagno di liceo e che anche Laura conosce, anzi ne era infatuata. Amanda per l'avvenimento è tutta eccitata: fa grandi spese per rinnovare la casa; per comprare un grazioso abito per Laura; per preparare una cena. Jim arriva a casa con Tom: Laura è imbarazzatissima e non riesce a toccare nulla da mangiare. Amanda e Jim invece familiarizzano e il giovane si sente a suo agio. Poi la madre e Tom fanno in modo di lasciare soli Jim e Laura. La conversazione è dapprima molto difficile per l'eccessiva timidezza della ragazza, ma man mano l'ospite riesce a vincere la diffidenza di Laura e i due iniziano a parlare senza problemi. Ella gli rivela tutte le difficoltà che ha incontrato fin da ragazza e della paura provata in ogni situazione. Jim ascolta con interesse le confidenze di questa strana ragazza così dolce e fragile, ma piena di risorse sconosciute a lei stessa. La invita quindi a farsi avanti, ad affrontare la vita con fiducia nei propri mezzi senza alcun timore poichè lei è migliore di tanta gente, senza sottovalutarsi e senza rinunciare a priori a quello che potrebbe fare benissimo. A questo punto Jim si accorge che Laura lo guarda estasiata; quindi le confessa onestamente che lui potrà essere per lei solo un amico poichè ha una fidanzata, Betty, con la quale sta per sposarsi. Laura allora ripiomba nella sua usuale frustrazione e prima che lui se ne vada per sempre gli regala un animaletto di vetro, il suo preferito. Quando Amanda e Tom apprendono la situazione di Jim rimangono sorpresi e la madre rimprovera aspramente il figlio di non aver scelto bene il ragazzo per la sorella. Allora Tom, offeso e umiliato ancora una volta dalla madre, decide di andarsene definitivamente da quella casa abbandonando al loro destino le due donne. Purtroppo il rimorso per quell'azione non lo lascerà più e gli impedirà di raggiungere quella tranquillità e quella serenità tanto bramate.
Le Giallocomiche del Commissario Pautasso - Sab 25 Gennaio
Regia di Valter Carignano
Opera Rinata
Genere : Commedia
Di e con Valter Carignano,
con Marina Di Paola, Andrea Migliore, Davide Scappatura, Antonella Argentini, Gabriele Rubini
Un vero giallo classico ma con personaggi assolutamente comici, interpretati da attori professionisti e nella cornice d'una Torino d'inizio Novecento fra storia e fantasia.
Lo spettacolo alterna senza interruzioni parti 'su copione' e parti improvvisate, fra il Teatro Comico e l'improvvisazione tipica della Commedia dell'Arte, Non è in dialetto piemontese, ma giochiamo molto sui caratteri comici tradizionali e sulle cadenze dei diversi dialetti italiani, o delle diverse lingue straniere.
È un format originale creato da Valter Carignano, al confine fra teatro tradizionale, improvvisazione e fisicità. Nato nel 2014, ha già collezionato ben venticinque diversi e comicissimi 'casi'.
Tua, Gilda
(Dite al treno che io passo una volta sola) Sab 1 Febbraio 2020
di e Con Elena Cascino, Marta Costellazzo Wiel e Alice Piano
Compagnia Contrasto
Genere : Commedia
Gilda è una donna pura di cuore dalle forme sinuose e provocanti.
Innamorata di un uomo, finito in carcere per ricettazione, lo “mantiene come un signore” vendendo il proprio corpo.
Lo spunto drammaturgico si sviluppa a partire da “La Gilda del Mac Mahon” una raccolta di racconti del 1959 di G. Testori.
Il lavoro delle tre attrici nasce dalla consapevolezza che ancora oggi esistono molteplici “Gilde”; da qui la rielaborazione del testo in chiave pop.
In scena si gioca, a partire dal linguaggio testoriano, su femminilità e ironia di una donna devota.
Aras
Storie di bullismo e cyberbullismo - Ven 7 Febbraio 2020
Regia di Antonella Caprio
Compagnia Esmeralda
Genere : Sociale
Aras (nickname di Sara) è una ragazza bullizzata dai suoi compagni di classe. Viene soprannominata “Puzzona”, “Puz” o “Immo” in seguito ad uno scherzo che gli stessi compagni le hanno fatto, e da quel momento viene continuamente vessata soprattutto da Matteo, il leader dei bulli, finché un giorno Sara gira un video in cui dichiara che metterà fine alla sua vita. Lorenzo, suo compagno di banco, è una voce fuori dal coro. È silenziosamente innamorato di lei ma non ha il coraggio di mettersi contro il gruppo dei bulli fino a quando non vede il video di Sara e allora prende la decisione di invitarla ad uscire con lui. Ma riuscirà Lorenzo a salvare Sara?
Lo spettacolo, ispirato a storie realmente accadute drammaticamente concluse, a differenza della realtà si conclude con un messaggio di speranza e di cambiamento. Le domande che il pubblico dovrà porsi saranno proprio legate al perché una giovane adolescente arriva a decidere di togliersi la vita, e se è possibile uscire dal silenzio della solitudine. È la solitudine, infatti, il sentimento che prepotentemente prende vita dallo spettacolo. Solitudine che si cela dietro uno smartphone, dietro il vuoto dei like. La solitudine delle stesse vittime, a volte degli stessi carnefici. Una storia che narra di sopraffazioni e fragilità, ma anche di voglia di futuro e di coraggio. Un quadro psicologico e sociologico che non potrà non sorprendere gli spettatori. Uno spettacolo per tutti, ragazzi, famiglie, docenti, per l'intera odierna società.
PERSONAGGI:
Federica Ebanista: Sara (vittima)
Benedetto Musacchio: Matteo (bullo)
Angela Gianturco: Elisa (bulla)
Fabrizio Castello: Simone (gregario attivo)
Mauro Pagliano: Lorenzo (gregario passivo)
Antonella Caprio: autrice
Venere Hotel - Sab 8 Febbraio 2020
Di Gian Carlo Fantò
Regia di Gian Carlo Fantò
Teatro Tideau
Genere : Commedia
Cosa lega cinque donne così diverse tra loro?
E perché sono le uniche ospiti di questo insolito resort?
La hall di un fatiscente albergo ai confini del mondo
è il luogo dove le cinque dovranno trovare le risposte che cercano.
Un mistero dietro l'altro, un labirinto nel quale districarsi sembra impossibile
e un susseguirsi di emozioni è ciò che vi aspetta.
Benvenuti al Venere Hotel.
Lisistrata - Sab 22 Febbraio 2020
di Aristofane
Regia di Eugenio Gradabosco
InStabili
Genere : Commedia
Cosa c’è al mondo di più aberrante della guerra e di più necessario della pace? Questo è il messaggio, ancora attualissimo e adattabile a ogni popolo ed epoca, che il commediografo Aristofane affida a quest’opera messa in scena nel 411 a.C. in una Grecia lacerata dalla sanguinosa Guerra del Peloponneso. E affascina e sconvolge rendersi conto di quanto una commedia scritta ventisei secoli fa possa essere ancora moderna e drammaticamente attuale.
Da oltre trent’anni le nemiche Atene e Sparta sono impegnate con i rispettivi alleati in un logorante conflitto che non vede reali vincitori. Lisistrata, ateniese forte ed energica, si persuade che tocca alle donne prendere l’iniziativa per risolvere la situazione e costringere gli uomini alla pace. Non senza difficoltà riesce a riunire le donne delle città belligeranti e a convincerle a uno sciopero particolare, quello delle prestazioni sessuali. Guidate dalla protagonista, le donne delle póleis si coalizzano occupando l’Acropoli e adottando contro la cieca volontà di guerra degli uomini una strategia paradossale, ma vincente.
Attraverso una satira spietata e una pungente ironia accompagnate da un linguaggio pruriginoso e battute maliziose, il genio di Aristofane mette in risalto i problemi che più direttamente coinvolgono la coscienza collettiva e denuncia con vigore l’assurdità della guerra che priva gli individui della felicità e persino dei diritti più semplici e naturali quali i piaceri derivanti dalla condivisione del talamo.
La Locandiera - Sab 7 Marzo 2020
di Carlo Goldoni
Regia di Rossana Dassetto Daidone
Compagnia In Palcoscenico
Genere : Commedia
La Locandiera, mantiene ancora oggi tutta la freschezza di quell'immagine di donna moderna voluta da Carlo Goldoni nel lontano 1752.
Ironica e intelligente Mirandolina gestisce da sola la locanda ereditata alla morte del padre e lo fa al tempo stesso con scaltra civetteria e spiccato senso per gli affari. La locanda é il centro del suo mondo e lei é la Regina della scacchiera e, come tale, si muove a piacimento in qualsiasi direzione, facendo cadere nel suo gioco chi le gira intorno.
Buon Compleanno - Ven 28 Febbraio 2020
di Adolfo Marsillach
Regia di Corrado Vallerotti
Genere : Commedia brillante
La commedia si sviluppa in un susseguirsi di scenette esilaranti e profondamente vere. Una riflessione sul percorso della vita di una donna, alla soglia del suo cinquantesimo compleanno, raccontata in chiave comico-sentimentale
Lo spettacolo è interpretato da Annachiara Busso, Luca Bertero, Donatella Boglione, Federico Raviolo ed Elena Richard.
Lovers - Sab 21 Marzo 2020
di Yasmine Reeve
Regia di Gian Carlo Fantò
Teatro Tideau
Genere : Commedia
Due donne innamorate e non più giovanissime davanti a un bivio: amore o amicizia? Intrighi, misteri, pulsioni (ed una cameriera stramba) condurranno verso un finale che tocca le corde dell’emozione.
con Flavio Driusso, Gian Carlo Fantò e Vita Respina
Casa di Bambola - Sab 4 Aprile 2020
di Henrik Ibsen
Regia di Gian Carlo Fantò
Teatro Tideau
Genere : Drammatico
La bambola è Nora, la moglie dell'avvocato Helmer Torvald: una sposa allegra, ingenua e deliziosa. Nasconde però un segreto da cui nasceranno tutte le vicissitudini della trama.
Ma se Nora non fosse l’ingenua bambola che appare?
Una regia “provocatoria” estremizza i personaggi in questo allestimento del capolavoro di Ibsen, offrendo l’ennesima possibile chiave di lettura di una piéce che continua ad incantare il mondo da più di cent’anni.
Io, Giacomo - Sab 18 Aprile 2020
Viaggio intimo e appassionato, tra prosa e lirica, sulla vita di Giacomo Casanova
di Carmelo Cancemi
Teatr'Incanto
Genere : Storico
Credevamo che Casanova fosse un bieco maschilista, uno sfruttatore di svenevoli ochette o di povere vittime. Uno sciupafemmine, interessato a collezionare prede femminili. Di donne, invece, Casanova ne ebbe "solo" 122 e alla fine della sua vita ne ricordava tutti i nomi, i discorsi intrattenuti, perfino le pietanze consumate assieme. E le sue compagne erano donne per lo più emancipate e autonome, sessualmente molto libere, perfettamente consapevoli di ciò che volevano da lui: l'ascolto - Casanova era un grande ascoltatore - e il piacere, un piacere che per Casanova era soprattutto condivisione, e mai possesso.
Titanic - Dom 19 Aprile 2020
Una Storia Inaffondabile
Testo e regia di Paolo Montaldo
Il Circo delle Voci
Lettura-spettacolo
Perché raccontare una storia conosciuta da tutti? Perché nasconde ancora molti segreti e dettagli curiosi che verranno rivelati in una serata coinvolgente che condurrà il pubblico a quei giorni di aprile del 1912 in cui la nave più grande del mondo compì il suo primo e ultimo viaggio.
Un mare di libri, film, saggi, documentari rende quella del Titanic "una storia inaffondabile".
Strani personaggi, celebrità, anonimi viaggiatori, famiglie di emigranti sono partiti in quel lontano 10 aprile 1912 sulla nave più grande del mondo.
La nuova Lettura-Spettacolo de Il Circo delle Voci racconta con immagini, suoni, musiche e curiosi accorgimenti scenografici il viaggio più conosciuto del quale ancora molto resta da dire.
Notizie, dettagli, aneddoti e rivelazioni accompagneranno il pubblico durante una serata coinvolgente, per scoprire insieme quali sono gli iceberg da evitare e la rotta da seguire, e per rivivere, nonostante tutto, il sogno, la speranza, la gioia di un'avventura che comincia.
Note a piè di Pagina - Sab 9 Maggio 2020
Marco e Giorgio Perona
Letteratura dal mondo e musica mediterranea
Una serata di musica e parole
Con Marco Perona e Giorgio Perona
Un percorso originale e a tratti spiazzante tra autori e poeti di ogni tempo che dialogano con le sei corde della chitarra.
Nato nel 2007, con il nome di Duo, lo spettacolo univa musica, danza e poesia.
Nel 2017 è stato riproposto col titolo provvisorio di FlamencoInVerso.
Note a piè di pagina assume oggi la sua forma più evoluta, aggiungendo alla poesia pagine di narrazione e, musicalmente, ampliando la ricerca verso sonorità più mediterranee.
Romeo e Giulietta in Rock - Sab 16 Maggio 2020
di Michela Fattorin
Teatro di TELA - OnOff
con Michela Fattorin – Loris Mosca – Luca Pacchieri – Antonino Siragusa
Prosa Rock
Perché avvicinarsi ad una delle più grandi opere mai scritte? Perché confrontarsi col monumento simbolo del teatro elisabettiano e più in generale del Teatro stesso in chiave musicale? Perché esso è puro linguaggio che travalica il tempo. Perché il pentametro giambico è di per sé pura musica. Attualissima. Moderna. Rock.
Il linguaggio di adolescenti tormentati, di adulti incapaci di districarsi tra i mille grovigli cui la vita li pone dinnanzi, di canzoni urlate al cielo , di risate sospiri e rimpianti.
I personaggi che abitano l’opera danno voce ai sentimenti universali e profondamente umani dell’amore, dell’odio , della vendetta e della fragilità umana, che con magistrale sapienza Shakespeare miscela alternando alla tragedia toni divertenti e divertiti.
Proprio l’eternità e l’atemporalità della narrazione del Bardo ci ha spinti a travalicare i confini del suo tempo e a pensare l’intera vicenda più vicina a noi.
Il punto di forza dello spettacolo è la capacità di legare il messaggio potente del testo immortale alle musiche moderne e contemporanee che hanno segnato l’immaginario collettivo con melodie e sonorità indimenticabili.
Melodie eseguite dal vivo da un curioso ed incredibilmente efficace incontro tra una chitarra e un violoncello, che sul palco si avvicinano e si inseguono e uniscono alla narrazione.
Una narrazione che volutamente non vuole prendersi troppo sul serio, giocando e divertendosi ad attraversare gli ampi spazi che la penna dell’autore ha lasciato ai risvolti comici della poetica tragedia d'amore.
Le Pillole di Ercole - Sab 30 Maggio 2020
di Charles Hennequin
Regia di Luca Buggio
I Saltapasti
Genere: Commedia
Parigi, inizio 1900. Le Pillole di Ercole sono un potente afrodisiaco sperimentato, a sua insaputa, su un medico felicemente sposato. Lungi dal regalargli la felicità coniugale, le pillole saranno la causa di una girandola di equivoci e situazioni imbarazzanti per il protagonista... ma non solo.
Questo allestimento si svolge su due atti e con la partecipazione di ben quattordici attori. Si tratta di un testo godibile e divertente per tutta la famiglia, dal momento che anche il tema “piccante” viene affrontato con il linguaggio e il buon gusto di inizio Novecento, e i pur evidenti doppi sensi non possono che far sorridere, quando vengono pronunciate frasi come “oggi mi punge vaghezza”.